venerdì 9 ottobre 2015

Le dimissioni del sindaco Ignazio Marino


Io sono una di quei romani trapiantati altrove che sta guardando con un misto di angoscia e panico gli avvenimenti che si stanno succedendo in queste ore in Campidoglio. D'altronde a Roma non posso neanche più votare, non ho più la residenza nella mia amata capitale e vedo tutto con occhi da spettatore che vorrebbe agire. Io Marino l'ho votato, e non me ne pento. Ha fatto tutto ciò che un chirurgo poteva fare come politico. Un'operazione a cuore aperto non dura certo un'oretta e la riqualifica di Roma non può avvenire in poco meno di due anni e mezzo. Questo blog non si occupa di politica, ma di arte e lifestyle, e a volte di come tirare avanti a fine mese. Ma sono troppo delusa e amareggiata per non scriverne. Roma va salvata. Da chi? Forse dai romani stessi. Forse dalla politica, anche se in questo momento si tende a demonizzare questa bellissima parola, che letteralmente significa "l'amministrazione della città", ossia dell'unione dei cittadini. 
La cacciata di Marino vuol dire solo che la mafia ha vinto un'altra volta. Ancora.

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